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Alcuni soci del Minotauro parteciperanno alla rassegna Book City 2023 a Milano con diversi eventi:

16 novembre 2023 Ore 17: “Violenza in adolescenza: quali conseguenze se inaspriamo le pene?” con Alfio Maggiolini e Raffaele Bianchetti

I comportamenti trasgressivi e violenti degli adolescenti sono uno dei modi in cui si manifesta il disagio giovanile. Oggi c’è un rinnovato allarme sociale su questi comportamenti, a partire dalle notizie di cronaca su violenze sessuali, risse di gruppo e baby gang. Quali sono le vere ragioni alla base di questi comportamenti? Sono l’esito di una crisi dell’autorità della famiglia e della scuola? Qual è il ruolo della diffusione di internet e dei social? I genitori, gli insegnanti e gli educatori si interrogano su quale sia la giusta educazione e se sia possibile fare prevenzione. Si discute anche se possano essere risposte efficaci pene più severe, l’anticipazione dell’età imputabile, un aumento del ricorso al carcere. In realtà è necessario interrogarsi sul senso di questi comportamenti, tenendo conto dei diversi fattori – personali, sociali, famigliari – che li possono determinare. Per regolarli non basta restaurare l’autorità, ma occorre innanzitutto rispondere al bisogno evolutivo.

17 novembre ore 18.30: “Fluidi e non binari: gli adolescenti di oggi e il sogno di una nuova identità di genere” con Elena Buday e Fabio Vanni

Fluidi, non binari, più interessati alla persona che al suo sesso, i ragazzi di oggi sembrano portatori di linguaggi di genere molto differenti rispetto a quelli degli adulti di riferimento. In cosa si differenziano le esigenze di un adolescente fluido da quelle di un adulto transgender? Qual è il significato evolutivo della fluidità nello scenario di quella che è stata definita società “liquida”? Quando e come può essere opportuno intervenire sul corpo dell’adolescente che chiede di modificarne alcune caratteristiche di genere?

18 novembre ore 20: “Dall’insicurezza all’intranquillità: un sogno per le nuove generazioni” con Miguel Benasayag, Teodoro Cohen, Matteo Lancini e Emanuela Ambrosino

I giovani crescono oggi con la consapevolezza di un mondo in continua distruzione: estinzione o rischio d’estinzione per la maggior parte delle specie, catastrofi naturali, riscaldamento climatico, inquinamento, pandemie, ecc. La tristezza, la paura e l’angoscia sono entrate nel corpo dei nostri contemporanei, perfino nel corpo dei bambini. Come agire e pensare in mezzo a questo caos? Come reagire alle tesi depressive che dichiarano che “è tutto finito”? Provano a rispondere Miguel Benasayag, filosofo e psicoanalista, «un “veterano” che ha vissuto e sperimentato tanto», e Teodoro Cohen, giovane laureato della Sorbona, autori del volume L’epoca dell’intranquillità. C’è un modo per tendere la mano a chi, sentendo in modo profondo il mondo e l’epoca, “preferisce di no”: passiamo dall’esperienza passiva dell’insicurezza a quella attiva dell’«intranquillità». In dialogo con loro Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta, presidente della fondazione Minotauro. Modera Emanuela Ambrosino di Sky TG24.

19 novembre ore 16.30 “Percorsi d’autore | Io mi racconto” con Giovanna Zucconi. Con Solvej Balle, Cristina Battocletti, Matteo B. Bianchi, Daniele Bresciani, Paolo Di Stefano, Nicola Gardini, Giovanna Granato, Vivian Lamarque, Matteo Lancini e Piergiorgio Paterlini

Gli umani sembra non facciano altro che documentare ogni minuzia delle loro esistenze. Troppe immagini, parole, miliardi di micro-sé. Che cosa accade, invece, quando sono poeti e narratori a dire “io”? Un io immaginato e ricreato, che si racconta nel tempo. Un io che sa diventare noi.

19 novembre ore 17: “Postnarcisismo, fragilità e nuovi adolescenti”: con Matteo Lancini e Elena Stancanelli

La società odierna non si limita più a caricare bambini e adolescenti di aspettative ideali di successo e perfezione, ma li costringe ad aderire a un incarico paradossale: “Sii te stesso a modo mio”, sentire cioè di essere se stessi mentre si cresce assecondando gli adulti. Già da tempo si era intercettato il cambiamento verso un’epoca che potremmo definire postnarcisista, ma la pandemia ha tolto il velo, smascherando definitivamente la fragilità di madri, padri, insegnanti, terapeuti. Ed è proprio su questa fragilità adulta che bisogna intervenire per riuscire a sostenere bambini e adolescenti nella realizzazione di sé, farsi carico delle loro difficoltà e consegnare loro un futuro migliore.