Segnaliamo il congresso nazionale della Società italiana di criminologia che avrà luogo a Santa Margherita Ligure dal 22 al 24 ottobre in cui Alfio Maggiolini interverrà sulla tematica del trattamento degli adolescenti antisociali.
XXIX Congresso Nazionale della Società Italiana di Criminologia
HELPING THE BAD
AIUTARE I “CATTIVI”: IL CONTRIBUTO DELLA CRIMINOLOGIA
Santa Margherita Ligure, Grand Hotel Miramare, 22 – 24 ottobre 2015
Questo congresso vuole fare il punto su un tema molto dibattuto ma spesso trascurato dalla scienza criminologica: l’aiuto che la criminologia, declinata nelle prospettive che la costituiscono, può fornire alla presa in carico e al trattamento dell’autore di reato.
A una semplice lettura del titolo, volutamente provocatorio, si può restare stupiti: nel nuovo millennio infatti, come studiosi indimenticati hanno rilevato (uno per tutti David Garland), l’opinione pubblica dibatte fortemente il tema della pena contrapponendolo a quello della cura, in una sorta di tragico ossimoro. E’ nostra opinione, però, che gli ossimori e le antinomie vadano “abitati” e vissuti, vadano considerati come una sfida che visioni opposte, antitetiche, pongono, non certo perché possano essere superati, ma perché lo stare in contatto con essi può dischiudere nuove prospettive. E così la presa in carico degli autori di reato deve contemporaneamente contrapporre il tema del vincolo, sia esso materiale e concreto, sia esso costruito e formato da norme e regole che indicano, prescrivono, costringono, al tema della libertà e della possibilità di scelta reciproca insita in ogni intervento di sostegno e cura.
Il convegno intende esplorare tutti i risvolti del problema, partendo da un definizione dei grandi (superati?) approcci teorici dello scorso millennio, più o meno “ortodossi”: impostazioni psicodinamiche, cognitive, fenomenologiche, financo microsociologiche, per poi passare a trattare aspetti scientifici “duri”, al confine con biologia, genetica, neuroscienze e psicofarmacologia; di qui, a esplorare la psichiatria e la psicodiagnosi dell’antisocialità. Dopo questi spunti e approfondimenti, si passerà a una discussione delle possibilità e delle esperienze in tema di trattamento degli autori di reato, includendovi sia i “normali” soggetti, sia gli appartenenti a categorie particolari e particolarmente portatrici di stigma, come i violenti nella coppia, gli autori di delitti sessuali e i terroristi. Particolare rilievo, ovviamente, sarà anche dedicato agli autori di reato portatori di disturbi psichiatrici, più o meno giovani, e alle nuove prospettive connesse alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, sia per quanto riguarda la connessione fra valutazioni peritali nel processo di cognizione e di esecuzione e trattamento, che per quanto attiene alle nuove, talora davvero stimolanti, impostazioni che i servizi psichiatrici territoriali hanno saputo inventare. Una sessione, in particolare, sarà dedicata alla criminologia culturale e alla sua riflessione su produzione/fruizione di narrative dedicate al problema del delitto, oltre che di fiction televisive che saturano il bisogno collettivo di “sapere” tutto quello che riguarda il crimine.
Concluderà il convegno un momento “alto” di confronto fra criminologia e diritto, circa la dialettica tra libertà e vincolo, principio di beneficità e principio di legalità, anche alla luce delle recenti riforme che hanno caratterizzato il sistema penale del nostro Paese.
Per maggiori informazioni: www.criminologiaitaliana.it/index.php/attivita/congresso-nazionale