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Condividiamo l’estratto dell’articolo di Franco Giubilei con l’intervista a Matteo Lancini per La Stampa.

«Siamo solo all’inizio, queste sono generazioni cresciute in un sistema in cui fluidità e cambiamento che sono senza precedenti per importanza». Matteo Lancini, psicologo psicoterapeuta, presidente della Fondazione “Minotauro” di Milano, analizza le percentuali dello studio che mostrano mutamenti radicali nella percezione dei giovani non solo della famiglia, ma anche del proprio orientamento sessuale: sempre meno definibile e più aperto a esperienze dai confini spesso labili, dove “etero” e “omo” perdono il loro significato netto di un tempo.

[…] «Oggi contano sempre di più l’individuo e la relazione, più che la famiglia. L’effetto di ciò che avviene è che il sesso viene definitivamente disgiunto dalla procreazione, come si può vedere dal ricorso alla fecondazione artificiale, ma a lungo andare la coppia non conterà più niente».

Ma come lo valuta il fatto che sia definita “famiglia” anche una convivenza fra amici?

«L’amicizia da sempre è una famiglia, dopo quella naturale. Qui poi abbiamo a che fare con amici e persone per cui il genere sessuale non conta più o conta sempre meno. Nella ricerca si parla di bisessualità in aumento, ma dovremmo definirla piuttosto fluidità, senza riferimenti all’omosessualità. Conta sempre meno il genere sessuale, è invece importante la persona, e noi da questo punto di vista ci troviamo già in una condizione di nuova normalità. Conviene perdere di vista il concetto di identità sessuale. Del resto anche Bauman ha teorizzato una società liquida».

[…] La Generazione Z individua famiglie ovunque, come se quella naturale non le bastasse più, perché questa necessità di una nuova forma familiare?

«Per mia nonna il segno dell’identità femminile era la maternità, ma il tema vero non è la famiglia che è venuta a mancare, quanto la mancanza dell’adulto, così come dell’insegnante identificato. Ma se non ci sono figure da ascoltare finisce che queste figure i ragazzi le trovano altrove rispetto alla famiglia tradizionale, e così ecco il gruppo di amici conviventi che vengono assimilati alla famiglia stessa».