Condividiamo l’articolo di Giorgio Gatto Costantino per La Gazzetta del Sud sulla conferenza stampa a cui ha partecipato Anna Arcari, vicepresidente di cooperativa Minotauro.
Venerdì 29 settembre 2023 è stato presentato il progetto Orientamento al futuro, di cui è capofila la coop. Res Omnia, in parternariato con altri enti pubblici e del terzo settore tra cui Minotauro. Il progetto offrirà consulenza psicologica e accompagnamento socio educativo per adolescenti dai 13 ai 16 anni e le loro famiglie, in due quartieri svantaggiati di Reggio Calabria. Minotauro si occuperà della formazione e supervisione di operatori e operatrici psicosociali attraverso incontri in presenza e a distanza.
“Orientamento al futuro”, alleanza strategica tra sociale e istituzioni
Capofila del progetto è la cooperativa sociale Res Omnia Presentate le azioni rivolte a circa trecento ragazzi.
Una risposta articolata ad un problema complesso. Questo è il progetto “Orientamento al futuro” presentato a Palazzo San Giorgio dalla cooperativa “Res Omnia”. L’organizzazione capofila dell’intervento – finanziato dall’Unione europea e sostenuto dall’Agenzia per la Coesione territoriale – si farà carico per i prossimi due anni delle storie di vita di 300 ragazzi residenti nella zona Sud della città per offrire loro opportunità di formazione valoriale e di educazione psicofisica di alto livello. La cooperativa funge da punto di raccordo progettuale per gli interventi specialistici erogati da altre agenzie educative in una logica di alleanza tra terzo settore, amministrazione comunale, scuola, mondo sportivo e della formazione, giustizia minorile e dipartimento penitenziario. I partner, infatti, sono: la cooperativa sociale Minotauro, il Comune di Reggio Calabria, il centro comunitario Agape, l’Istituto scolastico Panel-la-Vallauri, il Centro sportivo italiano, l’Ufficio distrettuale per l’esecuzione penale esterna, l’Ufficio di Servizio sociale per i minorenni ed il Coordinamento nazionale Comunità di acco-glienza. Ha evidenziato Monica Tri-podi, coordinatrice di “Orientamento al futuro”: «Se cresci in un quartiere degradato con una famiglia che fatica a seguirti e la criminalità che ti ronza attorno, allora le conseguenze possono essere devastanti».
Dei 300 ragazzi indicati ben 130 saranno seguiti con un’attenzione particolare nei quartieri a Sud di Reggio che «saranno attraversati da un grande fermento grazie anche alle numerose attività sportive pianificate e agli interventi di risanamento di spazi pubblici per mano dei giovani e delle loro famiglie». Per la pedagogista Fiorenza De Caria il progetto «è una risorsa preziosa che si concentrata in aree caratterizzate da una forte dispersione scolastica, devianza giovanile e nuclei familiari disagiati». A proposito delle famiglie ha sottolineato Vincenzo Sulla, assistente sociale del Polo territoriale 3, che «per risultare efficaci gli interventi devono guardare non solo al ragazzo ma anche alla famiglia di provenienza».
Ulteriore orientamento concettuale sarà il cosiddetto “Peco” (patto educativo di comunità) illustrato dalla responsabile Area minori e famiglie della Res Omnia, Cristina Ciccone:
«Partirà dall’Istituto Panella – Vallauri e coinvolgerà sempre più attori in un progetto di sostegno ai ragazzi che non dovrà certo concludersi in un biennio, ma restare attivo e fare da modello e motore per altri interventi».
Rosamaria Morbegno, direttore dell’Ufficio diServiziosociale periminorenni e della Comunità ministeriale di Reggio Calabria, rimarca come «ancora da noi arrivano ragazzi analfabeti, hanno la licenza elementare ma non sanno leggere e scrivere», spiegando come la sua struttura collaborerà per evitare che, dal disagio, i ragazzi passino alla devianza e poi alla delinquenza. Lo stesso spirito alimenta la collaborazione con il Coordinamento nazionale delle Comunità di accoglienza, rappresentato in conferenza stampa da Paolo Tartaglione, e l’Ufficio distrettuale esecuzione penale esterna, che farà entrare nel progetto i figli dei detenuti, per un’ulteriore e preziosa opera di prevenzione e cura.
La dirigente del Panella – Vallauri, Teresa Marino, ha ricordato come la sua sia «una scuola allenata a porgere grande attenzione ai ragazzi e ad offrire un progetto formativo orientato antropologicamente» già dotata di un apposito protocollo per individuare il disagio e coinvolgere i genitori.
Cuore innovativo del progetto saranno la “stanza delle emozioni” presso l’Istituto Vallauri per attività di educazione affettiva ed emozionale e il consultorio per il supporto psicologico ai ragazzi e il sostegno alla genitorialità, sollecitato dall’Agape. Qui opererà la coop Minotauro, un’eccellenza nazionale nel trattamento delle crisi dell’adolescenza, con attività di ricerca-formazione e consultazione-psicoterapia. La cooperativa era rappresentata dalla vicepresidente nazionale Anna Arcari che ha rimarcato come l’alleanza tra gli adulti può dare forza e sostegno alla crescita dei giovani, soprattutto quando vacilla la loro speranza nel futuro.