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Riportiamo l’intervista a Matteo Lancini sul ruolo del padre nelle famiglie con genitori separati pubblicata sull’Huffington Post il 19/11/2015.

Quando il conflitto tra genitori divorziati diventa molto forte, capita che una delle due figure tenda a prevalere sull’altra. La situazione più frequente è quella che vede un progressivo sbiadirsi dell’importanza del ruolo del padre, che non riesce più a comprendere come svolgere la propria funzione e diventa passivo rispetto alle decisioni materne. La paternità viene per così dire “mangiata” dalla maternità.

“La relazione con i figli bisogna conquistarsela”, ammonisce però Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta, presidente della Fondazione Minotauro e dell’AGIPPsA(Associazione dei Gruppi Italiani di Psicoterapia dell’Adolescenza). “I figli sono inclini a stare con il genitore che più rappresenta per loro una risorsa affettiva e che li aiuta nei momenti difficili. Non tutto dipende da come la madre presenta ai figli il padre, ma anche da come il padre stesso riesce a porsi e a sintonizzarsi sulle esigenze dei figli”.

In ogni caso è innegabile che il ruolo del padre divorziato o separato sia piuttosto complicato, soprattutto perché in genere quando i genitori si dividono è l’uomo a dover lasciare la casa. “Per un periodo della separazione la soluzione ideale sarebbe che il figlio rimanesse nella stessa casa e che i genitori turnassero”, prosegue Lancini. “Per i figli è difficile adattarsi a ritmi e ambienti nuovi, specialmente quando già devono accettare la separazione dei genitori”.

Ma qualora ciò non fosse possibile e il padre dovesse trasferirsi in un’altra casa, come può fare per mantenere una buona relazione con i figli e per continuare a contribuire alla loro educazione? L’Huffington Post, per il 19 novembre che è la “Giornata internazionale dell’uomo”, ne ha parlato con Lancini, che ha messo in luce 5 elementi importanti nel rapporto tra il padre divorziato e i figli.

1. Create occasioni per stare insieme, ma senza forzature

Mentre quando i bambini sono ancora piccoli trovare l’occasione per giocare con loro non è difficile, diverse sono le fasi della preadolescenza e dell’adolescenza. I figli iniziano a sviluppare relazioni con i loro coetanei e non è detto che abbiano voglia di trascorrere il sabato sera con il padre anziché con i loro amici. “Il padre deve comprendere se, declinando i suoi inviti, il figlio sta cercando di allontanarsi da lui o se semplicemente ha le proprie esigenze”, afferma Lancini. “Bisogna dare ai figli delle opportunità, ma allo stesso lasciare loro la possibilità di scegliere, senza caricarli di un’ulteriore complessità. Un compromesso può essere quello di vedersi durante la settimana, evitando di fare un’offerta che sia vincolata. È importante essere flessibili ed evitare assolutamente di fare leva sul senso di colpa”.

2. Non obbligate vostro figlio a conoscere subito la nuova compagna

Alcuni ragazzi all’inizio non vogliono andare a casa del padre perché ciò significa dover stare anche con la sua nuova compagna o, addirittura, con la famiglia allargata. “Se il figlio esprime l’esigenza di stare solo con il padre non significa necessariamente che sia viziato o che venga manovrato dalla madre”, spiega Lancini. “Può essere che voglia stare un po’ da solo con il padre, che abbia bisogno di venire rassicurato sul fatto che non lo abbandonerà”.

3. No al tour de force delle festività comandate

I figli di genitori divorziati spesso vivono le festività con ansia: sanno che dovranno destreggiarsi tra la madre e il padre, con i relativi parenti. “Il conflitto e le esigenze dei genitori non dovrebbero soverchiare i figli obbligandoli a un tour de force. Il padre dovrebbe essere in grado di rassicurare il figlio e, se necessario, rinunciare a trascorrere le festività insieme, senza però mostrarsi deluso o arrabbiato. In questo modo si costruisce un legame che porta il figlio a vedere il padre come un sostegno nelle difficoltà”.

4. Potete essere autorevoli pur essendo lontani

L’autorevolezza non dipende da quanto tempo si trascorre con i propri figli, ma dal tipo di figura paterna che viene loro proposta. “Bisogna capire la complessità del figlio, adattarsi alle sue esigenze. Un padre del genere l’autorevolezza la conquista anche se vive lontano. Uno dei punti deboli del padre odierno è la comprensione di che cosa significa avere un ruolo autorevole anche nei momenti di difficoltà del figlio e mostrarsi tollerante. Invece mi capita spesso di ascoltare padri che si lamentano e che si dicono delusi rispetto a delle mancanze dei figli”.

5. Internet e i social media possono rivelarsi vostri alleati

A dispetto di quanto si possa credere e delle critiche che si sentono quotidianamente, Internet e i social media possono essere un buon strumento attraverso cui figli e genitori possono restare in contatto anche se distanti. “Le relazioni virtuali possono essere molto profonde e rappresentare una forma di contatto con i genitori lontani. Tutto dipende dall’utilizzo che se ne fa”.