MAGGIO 2019, II, 5, 60-76

L’esito della messa alla prova. Fattori di rischio e di protezione

Le ricerche sulla messa alla prova, una misura del codice di procedura penale minorile, introdotta in Italia con il DPR. 448/88, hanno mostrato che ha esiti positivi nell’80% dei casi e che è efficace nel ridurre le recidive. E’ difficile, tuttavia, capire che cosa contribuisca in modo specifico al successo o al fallimento. Con l’obiettivo di individuare i principali fattori che sono correlati all’esito, è stata svolta una ricerca presso l’USSM di Milano su 148 messe alla prova concluse tra il 2014 e il 2016. A questo scopo sono stati raccolti dati sulle caratteristiche del minore, del suo contesto evolutivo e del progetto di messa alla prova. I risultati mostrano che hanno un peso significativo sull’esito della messa alla prova i problemi famigliari e gli eventi traumatici, l’età del minore e il livello di alleanza sul progetto. Non sono invece significativi la gravità del reato e dove si svolge la messa alla prova, a casa o in comunità. Questi risultati possono fornire elementi per ideare interventi più efficaci, tra cui un’adeguata valutazione iniziale del minore, tenendo conto del suo livello di maturità, e dell’importanza di un intervento sui genitori.

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