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SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALL’ANNO DIDATTICO 2019-2020

Per richiedere il colloquio motivazionale di ammissione, inviare il proprio curriculum vitae a: scuola@minotauro.it

Direttore Alfio Maggiolini

Comitato scientifico Sofia Bignamini, Elena Buday, Mauro di Lorenzo, Nicoletta Jacobone, Matteo Lancini, Elena Riva.

Garante scientifico Fabio Madeddu, Dipartimento di Psicologia, Università di Milano Bicocca.

       

La scuola di Specializzazione in Psicoterapia dell’Adolescente e del Giovane Adulto del Minotauro è riconosciuta dal MIUR (ai sensi della legge 56/89) con Decreto abilitazione Prot. n. 3388 del 20 dicembre 2018. G.U. n. 22 del 26.1.2019.

Dal 2006 il Minotauro ha gestito la scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescente e del Giovane Adulto, riconosciuta dal MIUR (ai sensi della legge 56/89) con Decreto Ministeriale del 31/07/2006 Gazzetta Ufficiale del 09/08/2006 n° 184, come sede milanese della Scuola dell’A.R.P.Ad. (Associazione Romana per la Psicoterapia dell’Adolescenza e del Giovane Adulto).

Ammissione

L’ammissione alla Scuola è riservata a psicologi e medici iscritti ai rispettivi albi professionali o che abbiano in programma di sostenere l’esame di abilitazione entro la prima sessione utile.

La selezione avviene sulla base di una valutazione del percorso formativo e dei risultati di un colloquio di ammissione condotto da due membri del Comitato scientifico della Scuola.

Il colloquio è orientato innanzitutto a verificare la motivazione e la disponibilità e a valutare le potenzialità di un atteggiamento analitico, la capacità di autoriflessione sulle proprie motivazioni e di comprensione del punto di vista dell’interlocutore e del contesto.

Accanto a questi aspetti sono considerati anche il tipo di percorso di studi, il voto di laurea e l’esperienza di analisi personale.

Nella valutazione del curriculum si riconosce l’importanza di un percorso di studio e/o lavoro che testimoni l’interesse e il progressivo avvicinamento all’area psicologica e un orientamento, seppure embrionale e non ancora necessariamente supportato da conoscenze adeguate, per la prospettiva psicodinamica.

Sono considerati positivamente l’attitudine allo studio e alla ricerca, la curiosità e la propensione ad affrontare nuove esperienze.

All’interno del colloquio si presta inoltre attenzione alla disponibilità all’ascolto, all’interesse nei confronti delle relazioni interpersonali, a un’attitudine non rigida e giudicante, ma interessata e curiosa nei confronti dell’altro, unita alla capacità di mettere in discussione le proprie opinioni e le proprie sicurezze.

Anche la disponibilità ad affrontare un percorso di psicoterapia personale è espressione di tali caratteristiche. La Scuola non richiede obbligatoriamente un percorso di analisi personale preliminare all’iscrizione, non indica né l’orientamento dello psicoterapeuta né fissa un numero minimo di sedute, ma lo psicoterapeuta deve essere scelto al di fuori dei docenti della Scuola o dei soci del Minotauro, così da evitare sovrapposizione di ruoli.

Frequenza 

Le lezioni si svolgono da settembre a luglio, con cadenza quindicinale dalle ore 13 alle 19.15  del lunedì o del mercoledì e un sabato al mese circa dalle ore 9 alle 18.

Le lezioni si tengono presso la sede della Fondazione Minotauro in Via Omboni, 4 a Milano.

Monte ore

Durante i quattro anni di corso sono previste per ogni anno 250 ore di lezioni e 250 ore di tirocinio presso strutture o servizi pubblici o privati accreditati.

Nelle 250 ore di insegnamento sono comprese lezioni teoriche e teorico-pratiche, attraverso simulazioni, supervisioni e attività di laboratorio su casi e test. Delle 250 ore di didattica, 50 sono dedicate alla supervisione.

Costi 

La retta annuale, da corrispondere in quattro rate, è di 4.000 euro (esenti IVA) e comprende le lezioni, le attività di supervisione di gruppo, il supporto al tirocinio e il tutoraggio individuale su richiesta.

I colloqui di ammissione non prevedono alcun costo a carico del candidato.

Il diploma rilasciato dalla scuola abilita all’esercizio della professione di psicoterapeuta e consente l’iscrizione al relativo elenco degli psicoterapeuti, non prima di quattro anni dal superamento dell’esame di Stato.

Competenze

Il programma formativo è finalizzato all’approfondimento della teoria e della tecnica della psicoterapia psicoanalitica in una prospettiva evolutiva, alla conoscenza dei processi evolutivi dalla preadolescenza all’età adulta, alla psicopatologia evolutiva e alla valutazione clinica.

La Scuola è orientata a promuovere diversi tipi di competenze:

–     Competenze di base che caratterizzano il ruolo terapeutico (capacità di costruire una buona relazione con il paziente, sensibilità clinica, empatia, alleanza terapeutica, attenzione al contesto dell’intervento).

–     Competenze specifiche relative al modello della psicoterapia psicoanalitica ed evolutiva proposto dalla Scuola (modalità di presa in carico e di valutazione dei preadolescenti, adolescenti e giovani adulti, uso di test, consultazione e psicoterapia, lavoro con i genitori).

–     Competenze specialistiche, relative alla valutazione e al trattamento di preadolescenti, adolescenti e adulti in diverse aree (disturbi alimentari, disturbi del comportamento, difficoltà di apprendimento, comportamenti autolesivi, e altro).

La Scuola è orientata sia a fornire conoscenze teoriche e tecniche di valutazione e trattamento, sia a sviluppare una consapevolezza del ruolo psicoterapeutico nel contesto culturale e istituzionale in cui si esercita la competenza professionale, cercando di dare agli allievi la possibilità di sperimentare da subito un “saper fare”.

 Discipline

Insegnamenti del primo anno Ore  Docente
Psicopatologia generale 28 Di Lorenzo
La valutazione dei disturbi dell’apprendimento 22 Provantini
Introduzione alla psicodiagnosi evolutiva 10 Bignamini
Principali indirizzi psicoterapeutici: teoria delle tecniche 28 Maggiolini
Psicologia generale: motivazioni e simbolizzazione affettiva 14 Miscioscia
La psicoanalisi dell’adolescenza 16 Lancini
Psicoterapia del preadolescente 20 Bignamini
Psicoterapia dell’adolescente 14 Charmet
Psicoterapia della famiglia 14 Colli
La terapia centrata sul transfert 8 Orlandini
Esperienze di dinamica di gruppo 10 Saottini
Supervisione sull’attività di tirocinio 4 Di Lorenzo
Esercitazione sui test 10 Bignamini
Esercitazione sui test 12 Colombo
Supervisione: l’impostazione della presa in carico 10 Charmet
Supervisione: la tecnica del colloquio 10 Comazzi
Metodologia della ricerca 4 Di Lorenzo
Seminario internazionale 8 Da definire
Seminario nazionale 8 Da definire
Tirocinio 250

 

Insegnamenti del secondo anno  Ore Docente
Psicopatologia evolutiva 28 Lancini
Psicodiagnosi: l’uso clinico dei test proiettivi 24 Riva
Principali indirizzi psicoterapeutici: teoria delle tecniche 24 Maggiolini
Processi di simbolizzazione affettiva e funzione riflessiva 18 Buday
Presa in carico dei genitori: l’alleanza terapeutica 18 Comazzi
Presentare un caso clinico. Roleplaying 28 Rosci
Esperienze di dinamica di gruppo 10 Saottini
La terapia centrata sul transfert 8 Orlandini
Psicoterapia dell’adolescenza 10 Charmet
Problemi nelle relazioni sentimentali e sessuali 16 Turuani
Supervisione: trauma e coping 12 Gastaldi
Supervisione: psicopatologia evolutiva 12 Lancini
Supervisione: tecnica dell’interpretazione 14 Maggiolini
Supervisione: il lavoro con i genitori 8 Charmet
Supervisione dell’attività di tirocinio 4 Di Lorenzo
Seminario internazionale 8 Da definire
Seminario nazionale 8 Da definire
Tirocinio 250

 

Insegnamenti del terzo anno  Ore Docente
Psicoterapia dell’adolescenza 10 Charmet
Psicoterapia del giovane adulto 28 Giacobbi
Il trattamento della psicosi 12 Sarno
Psicofarmacologia 12 Benzoni
Casi clinici: processi separativi adolescenziali 16 Buday
Psicoterapia di gruppo 12 Jacobone
Disturbi somatoformi 10 Franzoni
Il ritiro sociale 12 Lancini
L’interpretazione dei sogni 10 Maggiolini
La costruzione dell’identità di genere 24 Riva
Esperienze di dinamica di gruppo 10 Saottini
Deontologia professionale 8 Grimoldi
La terapia centrata sul transfert 8 Orlandini
Il trattamento del trauma 12 Gastaldi
Supervisione: roleplaying 12 Rosci
Supervisione: la restituzione 12 Riva
Supervisione: il progetto terapeutico 8 Charmet
Supervisione sulla valutazione psicopatologica 14 Giacobbi
Supervisione dell’attività di tirocinio 4 Di Lorenzo
Seminario internazionale 8 Da definire
Seminario nazionale 8 Da definire
Tirocinio 250

 

Insegnamenti del quarto anno Ore  Docente
Psicoterapia delle dinamiche familiari e di coppia 20 Colli
Condotte autolesive e suicidali 24 Piotti
Psicoterapia dell’adulto 20 Rosci
Antisocialità e disturbi del comportamento 16 Maggiolini
Disturbi del comportamento alimentare 20 Riva
Le dipendenze: presa in carico e trattamento 12 Jacobone
Il trattamento dei disturbi dell’apprendimento 20 Provantini
Il trattamento del trauma 16 Gastaldi
La terapia centrata sul transfert 8 Orlandini
Esperienze di dinamica di gruppo 10 Saottini
Empatia e ascolto analitico 10 Charmet
Esercitazione sulla scrittura del caso clinico 12 Rosci
Psicologia forense 14 Trionfi
Supervisione: momenti di svolta 14 Buday
Supervisione: la conclusione del trattamento 8 Charmet
Supervisione: la terapia della famiglia 10 Colli
Seminario internazionale 8 Da definire
Seminario nazionale 8 Da definire
Tirocinio 250

 

Valutazioni intermedie e finali

La Scuola valuta il percorso di progressiva acquisizione da parte degli allievi di capacità di assessment, trattamento, comprensione del contesto istituzionale e culturale in cui svolgono la loro attività, atteggiamento analitico e autoriflessione sul ruolo.

Al termine di ogni anno viene chiesto agli allievi di produrre un breve scritto su un tema a loro scelta, concordato con un docente relatore scelto dall’allievo per seguirlo nella stesura dello scritto nel corso dell’anno accademico; l’elaborato viene prodotto in modo autonomo, ma il docente di riferimento ne accompagna la stesura con incontri individuali di confronto e supporto, con l’obiettivo anche di ottenere una conoscenza più personale del modo in cui l’allievo gestisce  il ruolo terapeutico.

L’elaborato è discusso in un colloquio con due docenti della Scuola, un relatore e un correlatore.

Nel colloquio di verifica annuale, oltre alla discussione dell’elaborato scritto presentato è previsto un confronto sul percorso formativo individuale, nei punti di forza e di debolezza, nel presupposto che la capacità di riflettere sul proprio ruolo sia una componente importante della competenza terapeutica.

Al termine del primo anno è richiesta la stesura di un testo di carattere teorico-clinico, con l’obiettivo di verificare le capacità dell’allievo di muoversi tra concetti psicopatologici e di teoria della tecnica.

L’argomento dell’elaborato del secondo anno riguarda la consultazione, e deve consentire di valutare la qualità di ragionamento clinico dell’allievo nell’ambito dell’assessment, la diagnosi e l’impostazione di un progetto terapeutico.

Al termine del terzo anno è richiesto di presentare un intervento clinico, anche breve, ma motivato teoricamente e documentato in modo abbastanza dettagliato, con riferimenti teorici sugli aspetti psicopatologici e/o tecnici del lavoro psicoterapeutico.

Al termine del quarto anno gli allievi presentano una riflessione scritta sul proprio percorso formativo e di acquisizione del ruolo terapeutico, tenendo conto delle conoscenze acquisite, delle esperienze di supervisione, della pratica di tirocinio e del modo in cui la psicoterapia personale ha influito sull’acquisizione del ruolo professionale. L’obiettivo è quello di valutare la consapevolezza di ruolo e le capacità critiche di autoriflessione.

Oltre alle verifiche previste al termine di ogni anno di corso, nell’ambito di tutto il percorso formativo la Scuola valuta:

  • La frequenza e partecipazione alle attività (corsi, supervisioni, tirocinio), con almeno il 75% di presenza nell’attività didattica (lezioni e supervisioni).
  • La relazione di tirocinio di fine anno.
  • La partecipazione alle attività di ricerca e a gruppi di discussione.
  • L’autonomia e creatività dell’allievo.
  • L’atteggiamento clinico (approccio attento all’individualità del paziente anche nei suoi aspetti culturali, rispetto per i suoi valori, capacità di ascolto, capacità di risimbolizzazione affettiva o flessibilità dei valori e dei punti di vista, capacità di tener conto del contesto,).
  • L’autoriflessione sul ruolo psicoterapeutico.

La valutazione è a cura del docente che segue l’allievo nell’elaborato di fine anno, tenendo conto anche del parere degli altri docenti. La valutazione positiva di questi diversi aspetti consente l’accesso alla discussione della tesi di diploma.

Nella tesi di diploma è richiesto all’allievo di presentare un caso clinico da cui si possano ricavare elementi utili a verificare le sue capacità di valutazione e trattamento, senza vincoli di durata e frequenza di sedute, seguendo le indicazioni fornite dalla Scuola sulle modalità espositive, in linea con le indicazioni presenti in letteratura sulla presentazione del caso.

L’elaborato scritto è discusso in un colloquio alla presenza di una commissione composta dal Direttore della Scuola, dal relatore e da un correlatore. La Scuola definisce i criteri di valutazione in relazione agli obiettivi formativi e non in funzione della durata e dell’intensità delle prese in carico, non ritenendo corretto che la durata della presa in carico sia il criterio prevalente, con il rischio di spingere gli allievi a mantenere i pazienti il più a lungo possibile.

Organismi di gestione

Gli organismi di gestione della Scuola sono il Comitato scientifico, il Consiglio della Scuola e il Collegio docenti.

Il Garante della Scuola ha il compito di controllare la qualità scientifica delle attività formative e la correttezza delle procedure.

Partecipazione

La Scuola incoraggia la partecipazione attiva degli allievi e la loro reciproca collaborazione. Ogni specializzando è considerato il principale attore responsabile della propria formazione e il soggetto che meglio di ogni altro può conoscere ed esprimere i propri bisogni formativi, ai quali la scuola ha il compito di rispondere. In ogni anno di Corso sono eletti dagli allievi due rappresentanti che partecipano al Consiglio della Scuola, confrontandosi con i membri del Comitato scientifico a proposito dell’andamento dell’attività didattica e dell’organizzazione della Scuola. Al termine di ogni corso, ciascun allievo è interpellato rispetto all’efficacia che attribuisce all’insegnamento ricevuto e rispetto alle esigenze formative che avverte via via che il suo percorso progredisce.

Sono inoltre attivati gruppi mail per favorire lo scambio d’informazioni e forum di discussione tra gli allievi e i docenti su diversi temi.

La didattica si sviluppa attraverso lezioni frontali e attività teorico-pratiche (supervisioni e laboratori). È previsto anche l’uso di materiale videoregistrato.

La Scuola mette a disposizione, attraverso software di condivisione online, materiali didattici, articoli e dispense e consente la condivisione di progetti di ricerca. Vengono inoltre forniti suggerimenti e indicazioni bibliografiche per orientare l’allievo nella ricerca e nell’approfondimento personale dei temi via via affrontati.

All’interno delle attività didattiche sono previste esperienze in gruppo orientate a favorire la riflessione sugli aspetti affettivi dell’acquisizione del ruolo terapeutico, la capacità di esporre un caso clinico e di elaborare, a partire dall’inquadramento diagnostico, il progetto terapeutico.

Una particolare attenzione è dedicata alla discussione di casi, presentati anche dai docenti, con l’intento di favorire, per quanto possibile, non solo l’acquisizione di sapere, ma anche un apprendimento attraverso il “saper fare”.

Supervisione

A questo scopo la Scuola attribuisce particolare importanza alle attività di supervisione, di gruppo e individuale: si tratta di momenti in cui, oltre alla trasmissione pratica di competenze tecniche, l’allievo ha l’occasione di imparare a conoscere e gestire anche gli aspetti emotivi della relazione con il paziente.

La supervisione è la sede privilegiata in cui lavorare, oltre che sugli aspetti tecnico-pratici del lavoro clinico, sulla loro inscindibile connessione con le variabili personali del terapeuta. Per questo costituisce un momento di apprendimento fondamentale, nel quale confrontarsi non solo con la valutazione dei problemi dei clienti, ma anche con le proprie emozioni e con le rappresentazioni della propria relazione con il paziente. Le supervisioni delle psicoterapie attuate dagli allievi durante l’addestramento pratico sono parte integrante del percorso formativo. In genere le supervisioni sono svolte in gruppo, ma l’offerta formativa della scuola include anche un piccolo numero di supervisioni individuali per anno.

Tirocinio

La Scuola presta particolare attenzione all’orientamento e alla scelta del tirocinio, attraverso un docente appositamente dedicato che garantisce, durante tutti i quattro anni della durata della formazione, sostegno e monitoraggio su dubbi e difficoltà incontrate, sia in momenti di gruppo strutturati che, ove richiesto, con la disponibilità a incontri individuali, anche con l’obiettivo di mettere in relazione il modello di psicoterapia appreso nella Scuola con i diversi contesti istituzionali e i diversi modelli terapeutici. Alcune ore delle attività didattiche sono dedicate all’elaborazione del rapporto con il tirocinio.

La Scuola stipula numerose convenzioni con enti pubblici (Aziende Ospedaliere, Asl, Consultori, Neuropsichiatrie Infantili) e del privato sociale accreditato sia a Milano sia nel territorio lombardo o di altre regioni del nord Italia.

Ricerca

Il Minotauro gestisce un Centro ricerche, alle cui attività possono partecipare gli allievi della Scuola, in orari supplementari a quelli previsti dalla didattica e dal tirocinio. Il Centro svolge ricerche cliniche e psicosociali sull’adolescenza e su altre fasi del ciclo di vita, con metodi quantitativi e qualitativi. I risultati sono presentati a convegni nazionali e internazionali e pubblicati su riviste scientifiche.

Borse di studio e di ricerca

La Scuola può assegnare borse di studio ad allievi in corso che partecipino ad attività della Cooperativa o della Fondazione Minotauro.

Alla fine del proprio percorso formativo gli specializzati possono presentare una domanda al Comitato Scientifico della Scuola per una borsa di ricerca, su un progetto del diplomato o come partecipazione ad un progetto del Minotauro. Ai progetti selezionati è riconosciuta una borsa di ricerca. Negli scorsi anni sono state assegnate borse per due o tre diplomati per anno di € 3.000 per anno.

Le attività relative alle borse di ricerca vengono supervisionate da un responsabile del Centro ricerche del Minotauro. Uno scopo particolare della borsa di ricerca è di favorire lo sviluppo di competenze in nuovi ambiti professionali, anche per sostenere l’inserimento lavorativo degli allievi.

Relazioni con altri gruppi e Scuole

Il Minotauro fa parte dell’AGIPPSA, l’Associazione dei Gruppi Italiani di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescenza che realizza periodicamente seminari e convegni nazionali di confronto teorico e clinico. Attualmente il Presidente della Fondazione Minotauro, Matteo Lancini, è anche il Presidente dell’AGIPPSA.

Il Minotauro intende, inoltre, proseguire nel confronto con il Gruppo delle Scuole di Psicoterapia Psicoanalitica, che è attivo a Milano da diversi anni e che ha già realizzato iniziative congiunte, come convegni internazionali e una ricerca sui modelli psicoterapeutici e sul ruolo della supervisione nella formazione.

Il Minotauro partecipa alle attività di confronto e promozione delle Scuole di psicoterapia organizzate annualmente dall’Ordine degli psicologi della Lombardia.

Orientamento teorico

  1. La Scuola ha un indirizzo psicoanalitico e intende insegnare ai propri allievi la psicoterapia psicoanalitica, in particolare nel trattamento di adolescenti e giovani adulti.
  2. La psicoanalisi contemporanea è caratterizzata da una pluralità di modelli, fra cui consideriamo di particolare interesse le teorie dei sistemi motivazionali, che riprendono, pur con un diverso linguaggio, alcuni dei capisaldi della teoria dei codici affettivi di Franco Fornari.
  3. I codici affettivi, sistemi di valori con una fondazione biologica che afferiscono ai ruoli affettivi di figlio, di maschio, di femmina, di padre, di madre e di fratello, sono organizzatori fondamentali dei processi decisionali inconsci.
  4. Dalla teoria dei codici affettivi e dalla teoria dei compiti evolutivi delle fasi del ciclo di vita, deriva un modello di psicoterapia evolutiva di orientamento psicoanalitico, attento ai passaggi evolutivi (la preadolescenza, l’adolescenza e ogni fase di transizione del ciclo di vita) e alle crisi che ne conseguono.
  5. La psicoterapia psicoanalitica rivolta a preadolescenti, adolescenti e giovani adulti è coerente con una concezione di psicopatologia evolutiva attenta alle crisi che si determinano nelle fasi di transizione, quando l’individuo assume nuovi ruoli affettivi e affronta nuovi compiti di sviluppo. In questa prospettiva, il focus non è rivolto solo alla diagnosi di disturbi specifici, ma anche a individuare i modi disfunzionali di affrontare i compiti evolutivi e a coglierne la logica affettiva, così da poterla elaborare e risimbolizzare.
  6. L’applicazione della teoria e della tecnica psicoanalitica a preadolescenti, adolescenti e giovani adulti comporta una particolare attenzione alla dimensione evolutiva, sia nella valutazione del blocco evolutivo o del disturbo psicopatologico, sia nella conduzione del trattamento.
  7. L’intervento clinico con i preadolescenti e gli adolescenti, e in parte anche con i giovani adulti, prevede un adattamento della tecnica della psicoterapia psicoanalitica nei suoi diversi aspetti (setting, transfert, interpretazione, coinvolgimento dei genitori). In una prospettiva evolutiva, l’attenzione alla relazione tra disturbi e compiti evolutivi, e al rapporto con il contesto, richiede l’integrazione nella psicoterapia di funzioni decisionali e una diversa concezione dell’interpretazione psicoanalitica, fondata sulla simbolizzazione affettiva.
  8. Nella psicoterapia evolutiva di orientamento psicoanalitico il cambiamento è concepito come sblocco evolutivo piuttosto che come cura, con l’obiettivo di un recupero maturativo capace di favorire il superamento della crisi nelle fasi di transizione.
  9. La Scuola è aperta al confronto con altri modelli, in particolare con il modello della psicoterapia centrata sul transfert, basato sulla teoria delle relazioni oggettuali elaborata da Otto F. Kernberg, aggiornata sulla base dei dati delle ricerche empiriche di tipo evolutivo e neurobiologico.

Gli obiettivi formativi della Scuola non mirano solo all’acquisizione di competenze tecniche, ma anche alla capacità di elaborare la domanda del paziente, di costruire l’alleanza terapeutica e di prestare attenzione al contesto. In questa prospettiva, è importante favorire un atteggiamento psicoterapeutico capace di sintonizzarsi con il punto di vista dell’altro, individuandone le motivazioni e le intenzioni, riconoscendone in modo empatico emozioni e valori, sostenendone il senso di autoefficacia e valorizzandone i punti di forza, piuttosto che limitarsi a rilevarne i problemi, evitando atteggiamenti colpevolizzanti.

Oltre a formare sul piano clinico alla valutazione psicodiagnostica e alla psicoterapia, la Scuola intende sviluppare le competenze trasversali necessarie al ruolo terapeutico. Per questo, oltre all’acquisizione di conoscenze aggiornate sulla psicopatologia e di abilità tecniche di valutazione e trattamento, è importante favorire negli allievi competenze di ruolo, come la capacità di collaborare con altri ruoli professionali, lavorando in équipe, e di contestualizzare non solo la domanda di aiuto, ma anche la propria collocazione istituzionale.

La formazione è aperta a diversi tipi di trattamento: consultazione, psicoterapia individuale, familiare e sostegno al ruolo genitoriale, in quanto uno psicoterapeuta deve essere in grado di fornire diversi tipi di risposta alla domanda di aiuto dei clienti, e l’intervento psicoterapeutico può essere realizzato anche al di fuori dei tradizionali luoghi di cura, con consultazioni in contesti istituzionali diversi (ad es. scuola, carcere ..) e psicoterapie brevi e focali.

Alla supervisione è assegnata una funzione centrale nel processo formativo. La Scuola offre supervisioni individuali e di piccolo gruppo, centrate sul paziente, sul supervisionato, e sul modello, e offre agli specializzandi la possibilità di approfondire in sede di tutoraggio individuale eventuali aspetti personali che emergano nell’ambito del percorso di tirocinio e di supervisione.

Un percorso psicoterapeutico personale a orientamento psicoanalitico è fortemente auspicato, in quanto un’adeguata consapevolezza dei propri equilibri personali è ritenuta indispensabile nella gestione della relazione terapeutica, ma non è considerato un requisito preliminare all’iscrizione. Gli allievi sono invitati a scegliere autonomamente il proprio psicoterapeuta al di fuori dei docenti della Scuola, per evitare che l’analisi personale condotta da docenti interni, favorisca meccanismi di dipendenza.

Il percorso formativo intende promuovere, attraverso la didattica, le supervisioni e il tutoring individuale, un’attenzione psicoanalitica alla costruzione del ruolo terapeutico e agli ideali che lo ispirano, perseguendo in questo modo quegli obiettivi formativi che anche la psicoterapia personale sviluppa: consapevolezza delle proprie emozioni, empatia e accettazione, capacità di legittimare i valori e il punto di vista del paziente. In questo senso la didattica è caratterizzata da una particolare attenzione alla relazione con lo specializzando, alla dinamica del gruppo-classe e agli aspetti personali della vocazione psicoterapeutica.